"[...] in montagna diventava felice, di una felicità silenziosa e contagiosa, come una luce che si accenda. Suscitava in me una comunione nuova con la terra e il cielo, in cui confluivano il mio bisogno di libertà, la pienezza delle forze, e la fame di capire le cose che mi avevano spinto alla chimica. Uscivamo all’aurora, strofinandoci gli occhi, dalla portina del bivacco Martinotti, ed ecco tutto intorno, appena toccate dal sole, le montagne candide e brune, nuove come create nella notte appena svanita, e insieme innumerabilmente antiche. Erano un’isola, un altrove."
"Ferro" da Il Sistema periodico - Primo Levi
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Le ragioni e i motivi di questo spazio web sono tutte in Terre alte. La sezione che più ci piace è senza dubbio montagna a 360°.
Di seguito le ultime cose pubblicate su geo360.it: indubbiamente si può cominciare anche da qui.
Monte Baldo, il privilegio del Fiordo
Il privilegio del Fiordo. Luglio 2023. Io e Alessio Bertolli vicedirettore di FMCR (Fondazione Museo Civico Rovereto) saliamo verso Cima Valdritta. E’ il primo di una serie di appuntamenti per un progetto pensato su due anni (due stagioni vegetative) e affidato dalla Fondazione e dal Comune di Malcesine a chi scrive e all’inseparabile Marco Stucchi.
Apparentemente è solo un incontro di carattere tecnico sul fianco occidentale del Monte Baldo. Ma adesso che il progetto è online e dopo aver in tante altre occasioni percorso questa montagna che è uno scrigno di biodiversità, selvaggia e piena di meraviglie, sospesa sopra il lago, ora capisco la frase che Alessio mi aveva rivolto quel primo giorno caricando lo zaino sulle spalle “Questo è anche il luogo della mia infanzia, della giovinezza e poi della mia nascita professionale, è la terra che ho scelto di abitare e il luogo elettivo di uno studio pluridecennale, vedrai che è così: ci sarà un prima e un dopo la tua visita a questa catena”.
Quindici luoghi rappresentativi degli habitat del Baldo occidentale, ritratti in fotografie sferiche dall’alto, 15 percorsi e oltre 150 schede botaniche.
Centrare l’obiettivo di “lasciare che sia la montagna a parlare, cedere la parola al paesaggio, al luogo che amiamo e studiamo. Allora forse è possibile sorprendere in azione il traffico di legami che ci fa appartenere alle rive del lago, all’alpe, ai boschi e alle cime del Baldo, e il felice mestiere che ci è capitato di fare: percorrere, documentare e contribuire a proteggere la flora e l’ambiente unico di questo lembo delle Alpi.”

Isola Val Sogno

Cima Valdritta

Cima Altissimo di Nago

Cima Pra della Baziva

Prada di Malcesine

Antichi circhi glaciali e… valli cataclinali

… valli cataclinali
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