“Sei libero nel pomeriggio? Partiamo appena possibile, se saliamo senza soste avremo il tempo di arrivare fino ai laghi e scattare con le ultime luci. Poi rientriamo al buio con le lampade frontali…”. B.T. è d’accordo, e così assieme al mio caro amico faccio ritorno ai laghi Lasteati, ci sono già stato altre volte nella bella stagione, mai in inverno. Ormai in quota fa freddo da qualche settimana, mi aspetto di trovare la superficie dei laghi completamente ghiacciata. Quest’anno ha nevicato piuttosto presto, ma poi fino al solstizio il tempo è stato molto stabile, c’è ancora poca neve attorno ai 2000m.
Ci aspetta una serata fredda, limpida e serena. Il vento ha modellato lo strato bianco togliendolo dalle superfici più esposte, formando accumuli disegnando sulla superficie sottili creste. Saliamo fino ai laghi superiori completamente coperti dalla neve.
Mentre il sole si abbassa il granito della cima D’Asta si accende e si colora di rosso. Scendiamo al lago inferiore. Il ghiaccio è stato spazzato dal vento dei giorni scorsi, la superficie è quasi completamente sgombra dalla neve, cammino sopra l’acqua solida, sicuro che è in grado di reggere il mio peso. Poco prima del buio l’ultima luce del sole colora di rosso una simpatica processione di nuvolette. Poi accendiamo le lampade frontali.