"[...] in montagna diventava felice, di una felicità silenziosa e contagiosa, come una luce che si accenda. Suscitava in me una comunione nuova con la terra e il cielo, in cui confluivano il mio bisogno di libertà, la pienezza delle forze, e la fame di capire le cose che mi avevano spinto alla chimica. Uscivamo all’aurora, strofinandoci gli occhi, dalla portina del bivacco Martinotti, ed ecco tutto intorno, appena toccate dal sole, le montagne candide e brune, nuove come create nella notte appena svanita, e insieme innumerabilmente antiche. Erano un’isola, un altrove."
"Ferro" da Il Sistema periodico - Primo Levi
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Cima Nassere e giovinezza
Avere vent’anni, una giornata libera, dieci sotto zero, cinquanta cm. di fresca che il vento sposta qua e là, e però un gran bel sole. Non ha prezzo.
La stagione fredda 2017-2018 ci stà regalando tante occasioni per gustare pienamente la neve, il gelo e la veste invernale delle montagne. Quasi per caso Fabrizio B. e Cecilia A. mi hanno invitato a salire con loro Cima Nassere, torno sempre volentieri in Val Campelle, nel Lagorai più “vicino” (a me) e apprezzo sempre di più questa catena al riparo dalle vie frequentate e dalle località famose. Nella notte precedente alla nostra partenza (venti marzo) ha nevicato ancora, nelle radure sopra il ponte di Conseria misuriamo 50 cm di neve fresca e polverosa, alla partenza il termometro del veicolo misura oltre dieci gradi sotto lo zero: bene, condizioni ideali !
Salire nel bosco che si fa sempre più rado, uscire allo scoperto e infine eccoci sulla cresta, dove c’è vento. L’aria spinge la neve ammonticchiandola a ridosso dello spartiacque cosicchè si formano accumuli bizzarri e decisamente instabili. Contemplo i miei amici pienamente giovani, sereni e lieti. L’abbondanza di vita e di cuore della giovinezza tracima assieme con il loro sorriso; scatto il ritratto panoramico che ho messo in apertura e sento che una parte di questo stato d’animo è inevitabilmente e naturalmente contagioso; in qualche modo lo condividono, coinvolgendo anche me. “Se tu vivi con i giovani dovrai diventare giovane”, non l’ho certo inventato io.
Valutiamo insieme con calma come proseguire e quale sia la via sicura e più piacevole per il rientro, c’è tempo per una cilindrica ad una buona risoluzione (54.000 x 5100 pixel !). La visibilità è ottima: tutta la Val Campelle è esposta e imbiancata: Caldenave, Montalon, Conseria, Passo Cinque Croci, Cima Lasteati, Tombola Nera, Le cime di Rava, Cima d’Asta. Più oltre, in secondo piano, l’inconfondibile profilo delle Pale di San Martino.
The caldo, via le pelli e si comincia a scendere, pienamente soddisfatti.
Al rientro guidavo in silenzio pacificato da discorsi sereni e mi è comparsa in mente questa coincidenza: qualche anno fa avevo salito Cima Nassere in un pomeriggio invernale, incontrando per caso due fidanzati ai quali avevo scattato in vetta questa sferica, che mi hanno richiesta, è stata stampata e messa ad abbellire la loro nuova casa.
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