"[...] in montagna diventava felice, di una felicità silenziosa e contagiosa, come una luce che si accenda. Suscitava in me una comunione nuova con la terra e il cielo, in cui confluivano il mio bisogno di libertà, la pienezza delle forze, e la fame di capire le cose che mi avevano spinto alla chimica. Uscivamo all’aurora, strofinandoci gli occhi, dalla portina del bivacco Martinotti, ed ecco tutto intorno, appena toccate dal sole, le montagne candide e brune, nuove come create nella notte appena svanita, e insieme innumerabilmente antiche. Erano un’isola, un altrove."
"Ferro" da Il Sistema periodico - Primo Levi
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Cima Pastronezze
Il giorno 14.02.2018 è stata una giornata fredda e limpidissima. Io e Luca Stefenelli avevamo la mattinata a disposizione e la voglia di fare una sciata assieme. A poco più di mezz’ora di strada ci sono le montagne che Luca conosce a memoria: il Lagorai che entrambe apprezziamo per la grande solitudine e l’alto grado di naturalità che può offrire. La nostra lunga frequentazione ci ha reso queste cime e le loro valli note e amiche.
Cima Pastronazze è una vetta minore, ma molto panoramica del Lagorai più occidentale che chiude la testata della Valtrigona sede dell’oasi naturalistica. Noi abbiamo deciso di salire dal versante della Val Calamento. Questa volta avevo con me la D600 e il fedele 50mm 1.8, le condizioni di visibilità mi hanno convinto a scattare una cilindrica da oltre 30 fotografie, ne è uscito un file unico che ha la notevole risoluzione di oltre 54.000 pixel sul lato lungo.
Tutte le immagini e i loro diritti sono riservati - Matteo Visintainer