"[...] in montagna diventava felice, di una felicità silenziosa e contagiosa, come una luce che si accenda. Suscitava in me una comunione nuova con la terra e il cielo, in cui confluivano il mio bisogno di libertà, la pienezza delle forze, e la fame di capire le cose che mi avevano spinto alla chimica. Uscivamo all’aurora, strofinandoci gli occhi, dalla portina del bivacco Martinotti, ed ecco tutto intorno, appena toccate dal sole, le montagne candide e brune, nuove come create nella notte appena svanita, e insieme innumerabilmente antiche. Erano un’isola, un altrove."
"Ferro" da Il Sistema periodico - Primo Levi
Comincia da qui:
Qualcosa sull'autore si trova in about (bio e info);
Le ragioni e i motivi di questo spazio web sono tutte in Terre alte. La sezione che più ci piace è senza dubbio montagna a 360°.
Di seguito le ultime cose pubblicate su geo360.it: indubbiamente si può cominciare anche da qui.
Distillerie Marzadro
La distilleria Marzadro è un vasto e arioso complesso fatto di pietra, legno e vetro, siamo a Nogaredo nel cuore della Vallagarina. Già dal 1949 e ormai da tre generazioni i Marzadro distillano, con tenacia, passione e professionalità. Uno dei punti di forza dell’azienda è aver saputo coniugare la sapienza antica con lo stile di vita attuale, affinando nel tempo le tecniche di distillazione e tuttavia mantenendo sempre un’ottica di conservazione delle tradizioni: le vinacce vengono anche oggi distillate in artigianali e meravigliosi alambicchi discontinui “a bagnomaria”, come da sempre è uso fare in Trentino. Nella area di lavoro gli alambicchi sono disposti sul perimetro di una circonferenza, una disposizione eccezionalmente “fotogenica” nella fotografia panoramica a 360°!.
Il magazzino de “Le 18 Lune” è un luogo davvero speciale, la grappa viene lasciata affinare per un minimo di diciotto mesi in piccole botti di diversi legni pregiati, collocate nel silenzio di un ambiente buio ed ovattato, a temperatura e umidità costanti; le porte di accesso sono sigillate e piombate dall’esterno e da terzi, sicchè nessuno possa entrare, garantendo così che ogni goccia di distillato vi passi il suo anno e mezzo: il risultato è una grappa stravecchia di altissima qualità, emblematica della cultura, della cura e dell’arte del distillare.
“…distillare è bello. Prima di tutto, perché è un mestiere lento, filosofico e silenzioso, che ti occupa ma ti lascia tempo di pensare ad altro, un po’ come l’andare in bicicletta. Poi perché comporta una metamorfosi: da liquido a vapore (invisibile), e da questo nuovamente a liquido; ma in questo doppio cammino, all’in su ed all’in giu’, si raggiunge la purezza, condizione ambigua ed affascinante, che parte dalla chimica ed arriva molto lontano… e finalmente, quando ti accingi a distillare, acquisti la consapevolezza di ripetere un rito ormai consacrato da secoli, quasi un atto religioso, in cui da una materia imperfetta ottieni l’essenza, l’usia, lo spirito, ed in primo luogo l’alcool, che rallegra l’animo e riscalda il cuore…” (Primo Levi, Il sistema Periodico).
Tutte le immagini e i loro diritti sono riservati - Matteo Visintainer