"[...] in montagna diventava felice, di una felicità silenziosa e contagiosa, come una luce che si accenda. Suscitava in me una comunione nuova con la terra e il cielo, in cui confluivano il mio bisogno di libertà, la pienezza delle forze, e la fame di capire le cose che mi avevano spinto alla chimica. Uscivamo all’aurora, strofinandoci gli occhi, dalla portina del bivacco Martinotti, ed ecco tutto intorno, appena toccate dal sole, le montagne candide e brune, nuove come create nella notte appena svanita, e insieme innumerabilmente antiche. Erano un’isola, un altrove."
"Ferro" da Il Sistema periodico - Primo Levi
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L’alpe del Contrin
Località Varosc sulla alpe del Contrin. Arrivando da Ovest appena superato il valico di San Nicolò l’orizzonte si amplia in modo inatteso e lo sguardo può abbracciare tutta la vasta alpe, questo paesaggio è un esempio dell’unicità delle dolomiti: l’alpe verde con le sue linee morbide è in contrasto con i ripidi fianchi della valle che culminano nelle pareti verticali della Marmolada. La formazione del Contrin ha qui il suo stratotipo. Gli oltre 460 milioni di pixel dell’immagine permettono di apprezzare i dettagli, come la grande piega ben visibile nelle rocce rosse del Werfen, fa da sostegno agli strati del Contrin.
Tutte le immagini e i loro diritti sono riservati - Matteo Visintainer