La chiesa di San Lorenzo in Trento è un tesoro di architettura medioevale in stile romanico. Fu costruita a metà del XII secolo insieme ad una splendida abbazia benedettina, un secolo più tardi venne ceduta ai domenicani che la vissero per 5 secoli, ma nel 1778 il convento che sorgeva accanto alla basilica fu chiuso e destinato a carcere, più tardi divenne un lazzaretto e successivamente anche un magazzino militare; infine il convento e il chiostro, caduti in rovina, furono demoliti durante il fascismo. Il campanile venne bombardato durante la seconda guerra mondiale dagli aerei alleati che cercavano di colpire la stazione dei treni e il vicino ponte sul Fiume Adige.
Nel dopoguerra la chiesa venne restaurata da quella che allora si chiamava la Soprintendenza ai monumenti e alle Gallerie di Trento. Riaperta al pubblico culto è stata data in gestione ai padri Cappuccini fin dal 1955. La disastrosa alluvione del 1966 danneggiò la chiesa che è stata poi nuovamente restaurata ad opera del Comune di Trento e dell’Ufficio Beni Archeologici della P.A.T.; gli ultimi lavori si sono conclusi nel 1998. Originariamente prima della deviazione dell’Adige, l’edificio si trovava sulla sponda destra del fiume, in aperta campagna, dove i monaci benedettini potevano vivere secondo la regola del fondatore del loro ordine sintetizzata dal motto di San Benedetto da Norcia: “ora et labora”.